sabato 19 ottobre 2013

(parte 3) Essere madre oggi. Insicurezza isterica o Opportunismo Creativo?

Essere madre è oggettivamente uno sbattimento, puoi essere sostenuta da ginecologi, pediatri, nonni, guide spirituali, doule o avere perfino una colf e una babysitter, ma resta comunque uno sbattimento infinito.
Esserlo in Occidente oggi, specialmente al primo figlio, è stressante il doppio.
Per secoli a nessuno in nessuna cultura è mai venuto in mente di porsi domande su come è “giusto” che si comporti una madre. Sopratutto nessuno si era mai messo a rispondere: “questo è il modo giusto e se non farete così siete delle cretine e i vostri figli avranno danni psicologici permanenti per tutta la loro vita”.
Per secoli, in ogni angolo del mondo, una donna sapeva che cosa era giusto fare, perchè era quello che aveva fatto sua nonna, sua madre e sua sorella e pure la vicina di casa.
Invece oggi tua nonna ti dice di mettere assolutamente il bambino a pancia in su perchè a faccia in giù potrebbe morire soffocato schiacciando bocca e naso contro il materasso, tua mamma ti dice di metterlo assolutamente a pancia in giù perchè in su potrebbe morire soffocato da un rigurgito, l'ostetrica ti dice di tenerlo nel lettone perchè stia al caldo e non rischi la morte in culla, la vicina di dice di non tenerlo nel lettone perchè non rischi la morte nel lettone soffocato dal piumone e schiacciato dai genitori, la pediatra antroposofa ti dice di mettergli body calzine e cuffietta di lana e fasciarlo perchè stia al caldo, la pediatra della mutua ti dice di togliergli immediatamente quella roba di lana che potrebbe essere allergico e togliere tutte quelle coperte che rischia di morire soffocato dal caldo.
Che cosa può fare una giovane primipara sulla soglia dei quarantanni in un tale contesto?
Le possibilità sono varie, vediamo come reagirebbero donne appartenenti alle tre macrocategorie sopraelencate:
L'Integralista reagisce bene, lei sa con certezza (poiché ha letto “Il concetto del continuum”) che il suo bambino ha bisogno solo di stare sempre vicino alla sua mamma, se avrà fame il suo seno gli offrirà cibo, in qualsiasi momento lo chiederà, se avrà sonno un po' di latte lo farà addormentare, se avrà freddo una ciucciatina lo riscalderà, se sarà spaventato, triste o annoiato, la tetta gli porterà la gioia e la serenità, giorno e notte per tre o quattro anni consecutivi, anzi, continuuui.
Ma l'Integralista potrebbe anche sapere l'esatto contrario di ciò: per esempio potrebbe sapere con certezza incrollabile che il suo piccolo ha bisogno di almeno due ore tra una poppata e l'altra per poter digerire bene e fare sì che il seno si riempia bene e poi venga svuotato bene all'ora della poppata, che sarà ricca e concilierà il sonno alla dolce creatura che verrà preso in braccio solo quando necessario. Se il neonato piangerà fuori dagli orari previsti, si cercherà la risposta adeguata al bisogno (Sonno? Cacca? Ruttino? Freddo?) abituandolo ad aspettare e anche a stare da solo e all'ora della nanna, dopo una dolce canzoncina chiuderà la porta della sua cameretta senza lasciarsi corrompere dalle grida disperate del piccolo tiranno, perchè sul libro “Fate la nanna” c'è scritto che è giusto così.
La cosa incredibile è che entrambe queste mamme sono serene e sicure di sé, e i loro figli sono la dimostrazione vivente che il loro metodo è quello “giusto”.
Invece la Confusa naturalmente si sentirà in colpa quando si porterà il neonato nel lettone perchè lo sta viziando, ma anche quando lo mette da solo nel suo lettino perchè è tanto piccolo; si sentirà in colpa se gli darà da mangiare dopo un'ora perchè forse non avrà fatto in tempo a digerire la poppata precedente e gli verranno le coliche e si sentirà in colpa a farlo aspettare due ore perchè piange tanto forte e forse ha davvero fame; non saprà se sdraiarlo a pancia in su o a pancia in giù, nella culla o nel lettone, e sarà divorata dal dubbio e da un senso di inadeguatezza abissale perchè il suo bambino sta piangendo e non sa se gli ospiti vedendola precipitarsi dal piccolo penseranno di lei che è una smidollata e senza polso che sta allevando un potenziale drogato, oppure se vedendola muover semplicemente la culla dicendo “ssssshhh, fa la nanna” la considereranno una madre anaffettiva che sta allevando un probabile serial killer.
I figli della Confusa mediamente sembrano nati per dimostrare che nessuno dei metodi seguiti funziona e questo può portare a tre diversi sbocchi: 1) la madre sceglie una strada integralista qualunque e tutto si sistema, 2) la madre sperimenta ancora nuovi metodi sempre più convinta di essere lei ad essere sbagliata e tutto il mondo su questo punto sembra darle ragione, il figlio in prima fila, 3) la madre sceglie la strada felice dell'Opportunista Creativa.
L'Opportunista Creativa in gravidanza si è letta tutti i libri di tutti gli approcci, e ha scartato quelli che le sembravano troppo sbattimento o che sul momento non la convincevano, pur tenendoli a portata di mano. Ha osservato le donne in Guatemala e ha notato che in effetti i bambini là stanno in braccio fino ai 3 anni, ricevono la tetta al primo versetto e non piangono mai, ma le madri in compenso sono schiave dei figli a partire dai 14 anni, quando nasce il primo, fino ai 37 quando nasce il diciottesimo e ormai hanno perso quasi tutti i denti. Ha anche osservato madri più nordiche con neonati allattati ogni 3 ore e lasciati da soli nel lettino sereni e pasciuti. La madre opportunista pensa che forse non è fatta per essere schiavizzata dai figli e che il metodo svizzero delle due ore tra una poppata e l'altra è buono. La madre opportunista però invece a volte pensa che non ha voglia di passare un'ora a distrarre il suo bambino e cantare e ballare affinchè non pianga in attesa che passino le due ore e allora estrae una tetta al grido di “metodo Guatemala!”. La madre opportunista si tiene il neonato nel lettone quando le fa piacere e le fa comodo e poi lo mette nel lettino quando ha voglia di fare l'amore col suo compagno e quando pensa che sia arrivato il momento di non allattare più la notte.
La madre opportunista non teme di creare danni irreparabile nel suo bambino?
No, perchè la madre opportunista è anche paracula e pensa che suo figlio l'abbia scelta così come è proprio perchè lei è così come è e se suo figlio si è scelto una madre come lei, perchè lei dovrebbe essere diversa da come è?
La madre opportunista ha capito che se quando fa una cosa- che sia mettere il bambino nel lettino o togliere la poppata notturna- col dubbio di stare facendo la cosa sbagliata, il figlio le dimostrerà che sta facendo la cosa sbagliata, mentre se la farà convinta di fare la cosa giusta – fosse anche solo motivata dalla miserabile argomentazione “perchè io preferisco così”- il piccolo si adeguerà sereno.
E se a volte la madre opportunista sbaglia, beh, avrà tante altre opportunità per fare giusto!


1 commento:

Anonimo ha detto...

come dice il saggio tuo fratello: "prima o poi le procedure riguardo la salute ( ma si può estendere anche alla pedagopediatria) ti daranno ragione: basta aspettare di incrociare la moda che in quel momento combacia col tuo modo di agire"