sabato 27 luglio 2013

La venere della lavatrice

Quando ho visto quest'opera mi sono emozionata e commossa.
La caterva inespugnabile di biancheria da lavare, 
da suddividere ancora in bianchi, scuri, colorati e delicati, 
senza contare quelli che andranno lavati a mano... 
quante lavatrici dovrà fare questa povera donna? 
E dove riuscirà a stendere tutta questa roba? 
E poi magari stirarla pure e poi...metterla nei cassetti piegata!

Avete notato la grazie ma al tempo stesso la determinazione con cui Venere si avvicina alla cesta della biancheria - ormai invisibile a occhio nudo - a cui dovrà aggiungere il suo personale asciugamano, che dai tempi d'oro della Antica Grecia è sempre rimasto candido?
Non ha mai sbagliato un candeggio e non sbaglierà nemmeno questa volta.
Ma che cosa è successo a questa Venere Callipigia, che per millenni ha incarnato  la bellezza femminile - beh, certo oggi le suggerirebbero di perdere un paio di kiletti sul giro vita e di fare un po' fitness per quelle chiappone, tra le ossa e la pelle c'è decisamente del materiale in eccesso! "callipigia" vorrà anche dire "bel culo"in greco, ma si sa che superati i 20 anni l'unica soluzione a basso prezzo è Photoshop-
 si sarà forse sposata? (o più facilmente starà convivendo...)
 o forse non trovando più impiego come divinità ed essedosi trasferita a vivere nell'oltrepò pavese ha iniziato a fare la colf?
Forse invece come la madonna è stata assunta in cielo, in lavanderia per la precisione.

la venere dell'immodinzia
No. Secondo il Signor Google, l'artista Michelangelo Pistoletto ha creato la "Venere degli stracci" affinchè la candida opera d'arte classica fosse svuotata della sua perfezione grazie all'accostamento di materiale di scarto con l'intento di suggerire la necessità che l'arte si confrontasse con la vita trasformando il paradigma della società fondata sul consumismo, attraverso la nascita dell'Arte Povera cioè di quell'arte che per farla usi materiali che non ti costano niente e che potrebbero anche trovare i poveri gratis vicini ai cassonetti ma che siccome sei un artista poi la vendi e diventi ricco. (come per esempio hanno fatto Monticelli e Pagone che hanno preso la pattumiera di Napoli per creare un'opera maleodorante a costi zero e prezzi esorbitanti e con tanto di nobile denuncia sociale agli organi istituzionali che non hanno saputo affrontare questo problema ecologico)


Sono delusissima.
Credevo di aver finalmente trovato un monumento alle fatiche della casalinga...e l'avevo pure scelta come icona personale

Ho deciso:
fondiamo il Movimento per la Libera Interpretazione delle Opere d'Arte e l'Empatica Interazione con Esse, e aiutiamo la povera Venere a fare queste lavatrici.

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