venerdì 3 gennaio 2014

Viaggio nelle Tenebre del Femminile

Che cosa avviene alla fine di dicembre quando le tenebre vincono sulla luce e la luce inizia a vincere sulle tenebre?
Come possiamo vivere, celebrare e comprendere questo passaggio, celebrato in tutte le culture, affinchè possiamo trarne forza e saggezza, condividendo nella nostra piccola comunità d'elezione questa esperienza?
Durante l'estate e l'autunno ci siamo trovate tra donne a interrogarci sul Femminile, sul corpo, sulle fasi della vita della donna e su come queste fasi vengano attraversate durante il ciclo lunare. Momenti per sole donne che però avevano come obbiettivo quello di giungere ad un incontro con il Maschile in modo più consapevole.
Per altre strade parallele e non intersecantesi, anche gli uomini si erano trovati in una notte di luna piena in una capanna sudatoria costruita in un luogo segreto negli anfratti del torrente e anche loro si erano interrogati sull' essere uomini oggi, cresciuti in contesto in cui un Vero Uomo non piange e non esprime il proprio affetto nei confronti di parenti o amici maschi attraverso il contatto fisico.

Il 28 dicembre, alla Locanda di Sagliano, le due correnti sotterranee del Maschile e del Femminile si sono incontrate in uno spazio sacro lasciato libero da programmi e aspettative.
Ho proposto alle donne di darsi appuntamento nel salone del parquet per preparare un percorso sensoriale al buio da proporre agli uomini che avesse come tema il Femminile in tutte le sue forme.
Gli uomini dal canto loro hanno accolto la proposta di Claudio di uscire all'Esterno, nonostante la nebbia e una pioggerellina insidiosa, inoltrandosi nel bosco e inerpicandosi nella stretta gola del torrente risalendolo fino a una collina dove si sono riuniti in cerchio intorno a un fuoco.

Anche noi donne, all'Interno, ci siamo raccolte in cerchio e invece di metterci a discutere su che cosa fosse il Femminile per noi e come fare per comunicare ciò agli uomini in modo chiaro, abbiamo scelto di non usare la strada razionale e diritta del maschile, ma di procedere per intuizioni e sensazioni, senza pensare prima di agire. Così a turno ognuna di noi si è bendata e ha affrontato il percorso al buio affidandosi alle altre che improvvisavano cercando ognuna per sè, ma insieme alle altre, la strada migliore per fare emergere tutti gli aspetti del femminile, anche i meno accattivanti e suadenti.

 In modo naturale e senza fare un gran uso di parole e di riflessioni teoriche il nostro percorso era pronto, e noi eravamo serene e soddisfatte, felici di aver avuto un tempo protetto tra di noi e di poter ora condividere le nostre scoperte con i maschi.
Ormai il buio è calato, gli uomini infreddoliti e umidi di pioggia e di bosco scendono dalla collina portando le braci del loro fuoco dentro a un corno di mucca. Giunti davanti alla Locanda, accendono la nostra candela di c'era d'api giallo oro a forma di rosa e la lasciano all'ingresso del salone.
Uno per uno vengono introdotti nel salone bendati, adagiati su tappeti e cuscini e coperti da teli e coperte. Ciascuno appoggia la testa sulla pancia di un compagno, e in questo contatto così intimo e insolito attendono il proprio turno.
Cinque donne fanno alzare in piedi il primo e lo fanno girare su se stesso, non troppo velocemente e circondandolo con le braccia affinchè egli perda i punti di riferimento senza tuttavia sentirsi spaventato e irrigidirsi.
L'uomo viene fatto poi sdraiare a terra in posizione fetale su un immenso piumone dove viene letteralmente schiacciato e tenuto fermo con la risolutezza inappellabile di una madre apprensiva e incombente. Dopo averlo disteso supino, ci stacchiamo da lui lasciandolo nell'incertezza della solitudine e dell'inconoscibilità del futuro, indifeso e bendato in una posizione di totale abbandono, sapendo solo- perchè lo avevamo spiegato all'inizio del percorso- che avrebbe potuto dire "grazie no" qualora si fosse trovato in una condizione di eccessivo disagio.

Contemporaneamente, partendo dalle estremità, le donne appoggiano nuovamente le mani sul corpo disteso, con una pressione perpendicolare e mantenuta nel tempo, forte e priva di sdolcinatezza. Il messaggio sottinteso è: "Questo è il tuo corpo. Questa è la nostra forza, ma anche se ognuna di noi preme appoggiando tutto il proprio peso, la tua forza è altrettanta e non soccombe alla nostra."
Dopo aver portato l'attenzione sul corpo in ogni sua parte, passiamo a far sperimentare sensazioni diverse, suoni, l'aria di un telo sventolato vicino al viso o la luce di una candela oltre alla benda, due dita pucciate nell'acqua gelata, il profumo di un mandarino e due gocce di succo sulle labbra, ognuna si diverte improvvisando e giocando. Dopo lo spaesamento che vive l'anima quando inizia a incarnarsi, l'uomo sperimenta l'accoglienza inglobante dell'utero in gravidanza, la solitudine del venire al mondo e la percezione del proprio corpo, e dopo la scoperta del mondo attraverso i 5 sensi, è arrivato il momento di conoscere anche il piacere sensuale che è poi forse la prima cosa che viene in mente a un uomo se gli si dice "donna". Le carezze sul volto, sulla testa, sul petto, la pancia e le gambe vengono però fatte dalla mano dell'uomo stesso, accompagnata a perlustrare il proprio corpo, con quella dolcezza che di solito si riserva ai contatti con l'altro sesso o che ci si aspetta che l'altro sesso abbia verso di noi, escludendo così la possibilità di essere noi stessi i primi a dare amore al nostro corpo, prima di offrirne e prima di chiederne...
Per concludere, facciamo rotolare quei corpi pesanti e ingombranti, fino a farli ritrovare avvolti nelle braccia di due o tre di noi dove vengono cullati. Cinque corpi femminili che muovendosi all'unisono e unendo le forze trasformano un uomo adulto in un neonato tra le braccia di una grande madre. E se immaginando questo percorso ci si potrebbe chiedere se alcuni passaggi non potessero essere percepiti banalmente come stimoli erotici dai maschi beneficiati, vi posso dire che quando l'intenzione dell'azione è netta e limpida, il messaggio arriva senza interferenze a chi riceve.
Dopo aver fatto alzare in piedi l'uomo, ancora disorientato dal buio e dal rilassamento di tutte le membra, lentamente allontaniamo le mani togliendo il sostegno. Il messaggio silenzioso è: "sei un uomo adesso, puoi stare in piedi da solo, hai accolto il femminile dentro di te, affidandoti e vivendo le sensazioni e le emozioni, ora sei completo."
Quando tutti hanno concluso il viaggio ci troviamo in cerchio. Gli uomini portano all'interno la Luce che hanno conquistato all'Esterno, facendo penetrare dentro al salone l'odore di fuoco, di legna, di bosco e di aria d'inverno.
Dopo uno scambio di impressioni, ognuno emette il suono che sente affiorare alle labbra, accordandolo con quello degli altri, mescolando il Maschile e il Femminile come se l'armonia provenisse non già da due entità separate e contrapposte, ma da un unico, immenso e meraviglioso organismo.
Un sensazione di pace e pienezza mi pervade e resto a lungo in silenzio a occhi chiusi per gustarmela, mentre i bambini che hanno in parte partecipato all'esprienza, sia nei boschi ( i maschi) che nella creazione del percorso sul femminile (le femmine!)- corrono e gridano nel salone illuminato solo da piccole candele. Anzi, per la precisione i maschi si inseguono menandosi e le femmine si accoccolano tra le braccia delle madri, secondo il più comune degli stereotipi. Sono loro il frutto dell'incontro tra Maschile e Femminile e sono felice che abbiano preso parte allo spazio sacro a modo loro.

"C'è stato solo un errore- concordano gli uomini - è durato troppo poco!"


(poi per compensare il misticismo e lasciare esprimere tutte le energie convogliate e sublimate, dopo cena ci siamo fatti un giro vorticoso di "pascià" fino a notte fonda, con feroci scontri di corpo a corpo per riuscire a dare un bacio sulla guancia di B prima che 7 desse un bacio sulla guancia a C in stile pattinaggio sul ghiaccio, oppure in stile palla, rigorosamente a quattro zampe per non prendere scivoloni troppo forti sul parquet e per non travolgere i bambini nella furia della passione. Ma questa è un'altra storia....quando mi passano i lividi sulle ginocchia magari ve la racconto)

Ecco cosa hanno organizzato per noi i maschi all'equinozio di primavera


vedi anche Maschile  e femminile: luce e tenebre (21 dicembre)
La violenza DELLE donne (grazie femministe, adesso basta però...)
iRRADiA: esperienza condivisa sul ciclo della Luna
Sulle tracce dello spirito di Sagliano

1 commento:

Unknown ha detto...

prima di tutto vorrei ringraziare tutti i presenti ma anche gli assenti che avrebbero avuto piacere ad esserci ma erano troppo impegnati..vi ho portato con me.
è stata un esperienza che non dimenticherò
è bello trovarsi fra uomini grandi e piccoli per camminare insieme verso un luogo sicuro nel bosco, sedersi accendere un fuoco e chiaccherare..
bello che non sono le solite chiacchere da bar
bello toccare argomenti difficili
bello aprirsi e condividere cio che si è senza timori
bello prendersi cura di un fuoco e trasformarlo in un regalo per le donne
bello arrivare infreddoliti ma felici ed essere accolti con amore
da li in poi ogni cosa ha avuto un suo perchè..
bello appoggiare la testa sulla pancia di un altro uomo senza preoccupazioni,
bello accogliere la testa di un'altro uomo sulla mia pancia.
uno per uno veniamo condotti attraverso il percorso preparato dalle donne
non sono il primo ed ascolto incuriosito i rumori del percorso degl'altri..
tocca a me.
che meraviglia!!
nessuna aspettativa nessuna pretesa..mi son abbandonato alla guida delle donne con fiducia e rispetto..
ho ricevuto calore attenzione amore..senza dover dare niente in cambio!
difficile ricevere!!
in braccio a cinque donne sono diventato piccolo piccolo..
la mia testa è stata accolta da un seno abbondante e caldo ma non c'era niente di sessuale..
era un seno di madre
era una madre che si preparava ad allattare..
per me è stato molto forte
una sensazione mai vissuta
avrei voluto non finisse
il caldo e l'amore
questo è il titolo che darei alla mia esperienza..
grazie
ma grazie tanto tantissimo
uno splendido regalo
cla