mercoledì 30 marzo 2016

3 - Pulizie di pasqua 2012

segue da:
1- Pasqua, Pathos, patire, pascià
2- Liberazione dalle comodità
  
Con questo spirito affronto volentieri le pulizie di pasqua, siccome pero' non sono ebrea, non mi limito alle briciole ma colgo l'occasione per fare quelle pulizie che se no non si fanno mai, tipo dietro alla lavastoviglie e dietro alla stufa. Per me e' una purificazione, un passare oltre a tutte le cose sporche e inutili accumulate negli angoli bui, le ragantele dell'anima, la polvere delle cose trascurate dentro di se', gli avanzi di nervosismi e disattenzioni caduti sotto al divano, i pensieri inutili e dannosi incastrati sotto al mobile.
Cosi' mi trova Ale, tornando in anticipo dal lavoro perche' piove, la casa completamente ribaltata e io nera di fuliggine che pulisco dietro alla stufa cenere di millenni sapendo bene che domani si riformera'. E' vero, ha ragione lui, dovevamo uscire quel pomeriggio e forse sarebbe stato piu' urgente stendere la biancheria e riordinare un po' la sala e magari ridurre la montagna di vestiti ai piedi del letto.
Solo che in quel momento, mentre ero cosi' felice di quella purificazione totale che avrebbe richiesto un po' di giorni ma alla fine della quale la casa sarebbe stata linda e pulita anche dove nessuno puo' vedere, e con essa la mia anima, ecco... io in quel momento a sentirmi dire che quello che stavo facendo non era inutile ma forse c'era altro di piu' urgente da fare, mi sono un po' innervosita. 
 Anzi no, in verita' mi sono proprio incazzata come un puma. E ho cominciato a gridare che se non potevo nemmeno essere libera nel fare le pulizie allora forse avrei fatto meglio a non pulire un bel niente e a celebrare la pasqua dipingendo un murale di 3 metri o una scultura di gesso e creta a dimensioni umane in salotto, almeno se lui mi avesse fatto notare che forse c'erano cose piu' urgenti da fare l'avrei presa in modo un po' piu' sportivo... oppure che se dovevo pulire quello che diceva lui o con l'ordine che voleva lui allora avrebbe dovuto almeno pagarmi, cosi' almeno avrei dedicato 3 mattine alla settimana alla pulizia e basta e coi soldi ricavati avrei potuto pagare una babysitter per mollarle i bambini e riuscire a fare i compiti di arteterapia.

Ale poi si e' scusato, mi ha detto che in realta' avrebbo forse voluto dirmi smetti di pulire casa e stiamo insieme un quarto d'ora prima di andare a prendere i bambini all'asilo. Ha detto che in effetti si era dimenticato che quello era il mio giorno di pulizie mistiche e che le stavo facendo per la mia anima e quindi senza seguire le banali regole razionali e sensate che vigono sulla terra.

Io invece ci ho messo un po' di piu' a scusarmi. Sara' colpa di tutte le generazioni di donne che sono sentite obbligate e limitate segregate in casa? Perche' in effetti questo non e' il mio caso. Ale si da' molto da fare in casa, cucina e lava sempre i piatti la sera, si occupa dei bambini e del bucato. Non sono assolutamente obbligata a fare quello che faccio. Mi ha anche detto che possiamo pagare qualcuno che venga a pulire. E allora perche' devo rompergli i coglioni?
Oh, COME VORREI PASSARE OLTRE!!!!



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