giovedì 18 novembre 2010

Verità che non mi fanno onore.

- Premettendo che quello che racconto nel blog non è falso
 ma non è neanche completamente onesto
- Assumendo che il blog medesimo altro non è che una vetrina per il mio Ego 
e che se anche mi prendo in giro 
è solo per mettere in mostra la mia autoironia.
- Constatando che, con la scusa di non voler suscitare invidie 
o risultare stucchevole, 
ma forse anche perchè lamentarsi è sempre più divertente che lodare, 
tralascio sempre di elencare le infinite doti di Ale
- Riconoscendo che ormai scripta manent 
e che se anche cancellassi alcune parti meno simpatiche nei confronti di Ale, resterà sempre chi li le ha lette
- Considerato che ormai sono nel mio piccolo un personaggio pubblico 
e in quanto tale devo assumermi le mie responsabilità.
- Ringraziato il Cielo per il fatto che Ale non ha tempo da buttar via per scrivere il suo punto di vista
 (cosa che pareggerebbe i conti sollevandomi la coscienza 
e mettendomi in pessima luce)

Mi assumo il compito di fornire una visione più oggettiva 
o forse anche solo meno autoelogiante 
o, in definitiva, stronza:

In verità Ale passa tutto il giorno sotto la pioggia o il sole a inseguire vacche, ad aggiustare recinti su per i monti e i rovi, a costruire stalle, a trasportare tronchi, a convincere vitelli cresciuti a salire sui camion.
Poi torna a casa e ai suoi occhi si offre il seguente spettacolo:
Bicchieri esplosi, cacche sparse (dentro o fuori dai pannolini), vestiti e pentole incrostate nel lavandino, fumetti della sua infanzia a brandelli per la casa, impronte di fango, murales, istallazioni di insalatiere, scatole di pasta o fagioli, ciocchi di legno semiabbrustoliti sul pavimento.
La Mimmi, da brava bambina della vergine, decidendo di sopperire alla mancanza di pulizia, ha aperto al massimo l'acqua del bidèt e cerca di entraci dopo aver messo Mao a fare il bagnetto nel gabinetto.
Jonas, senza mutande e pantaloni perchè se li è tolti per fare pipì, con filamenti di muco che collegano il naso alla manica del golf di cachemire, il volto e le mani dipinte da guerra (credevo di averli fatti sparire i pennarelli...), sta facendo un origami con una banconota da 50 euro.
Nell'altra stanza, la donna con cui lo sprovveduto di cui sopra ha deciso di ripopolare il pianeta, vestita di sacchi di iuta, coi capelli stile mocio wileda e le ciabatte di plastica rosa shocking, con i tappi nelle orecchie e due fette di salame sugli occhi, sta scrivendo le sue riflessioni sul senso della vita al suo pubblico immaginario ironizzando sull'inettitudine maschile.
All'apparire dell 'uomo che lei aveva cominciato ad aspettare due minuti dopo che era uscito di casa, la donna tira un sospiro di sollievo e si chiude in bagno imprecando più o meno sommessamente, senza degnarlo di un saluto.
Poi lui prepara da mangiare mentre Jonas gli chiede: "Papà, mi racconti che cosa hai fatto oggi in vacanza?" e la Mimmi gli si aggrappa ai pantaloni e lo implora di prenderla in braccio gridando: "Mamma, mamma, maaaaamma"
Dopo mangiato cambia la sua bambina, le prepara la tisana e la culla cantando finchè non si addormenta, se non si addormenta suona la chitarra per lei.
Prende il suo figlio dal peso specifico non indifferente e lo porta fino al secondo piano appeso al collo, gli racconta avventure di mucche rosa, ruspe e martelli.
Poi scende e la sua amata, senza staccare gli occhi dalla tastiera: "se vuoi puoi farti una doccia" "no, sono troppo stanco, non ce la faccio" e lei, sempre senza girarsi: "invece penso proprio che sarebbe una buona idea se tu ti facessi una doccia".
"Vieni di là a farmi compagnia?" chiede lui incauto.
"Finisco e vengo". Dopo circa un'ora le ciabatte rosa e il mocio wileda appaiono in sala da pranzo - nel frattempo lui ha lavato tutti piatti e trasfigurato la cucina.
"Come è andata oggi?" butta lì lui, sempre più incauto.
Al che lei inizia a strapparsi i capelli e le vesti, graffiarsi il volto e percuotersi il petto inveendo contro l'entropia dell'universo, la forza di gravità, la società maschilista, il materialismo, la meterologia, il meteorismo, l'ora legale, il disagio della civiltà, la solitudine dei numeri primi, il tramonto degli dei, la crisi dell'occidente, l'insostenibile leggerezza dell'essere, la ricerca del tempo perduto, la maccanicizzazione della filatura, i vitelli d'oro, il G8, la guerra in vietnam, il costo dei preservativi, le mezze stagioni, la desemiotizzazione, il monossido di carbonio, e le doppie punte.
"E poi oggi non sono riuscita a lavorare neanche un po'...Sì, "LAVORARE", GUARDA CHE IL MIO E' UN LAVORO PERCHè IN QUESTI TRE ANNI MI HANNO GIA' PAGATA UNA VOLTA! Vabeh, un euro al giorno e allora? Se l'antologia venisse come la vogliamo rivoluzioneremmo la scuola e diverremmo migliardari! Solo che non so se mai riusciremo a finirlo, cazzo, dal momento che non riesco a combinare niente, non ho fatto niente di bello coi bambini ma non sono neanche riuscita a riordinare, la casa fa schifo e ... SMETTILA DI ANNUIRE!
Ho pure bruciato la pastasciutta...CERTO CHE CI HO MESSO ABBASTANZA ACQUA!
Non sono capace di fare la mamma, la casalinga, la rivoluzionaria, la lavoratrice, l'artista, la fidanzata e la fricchettona bucolica. E' impossbile fare tutte queste cose insieme, ma probabilmente non sono capace nemmeno di fare neanche una di queste cose per volta, sono una madre scazzata, una casalinga spanata, una lavoratrice fusa, una cuoca abominevole e in più sono un cesso, mi vesto come una pattumiera e sono pure acida e petulate.... insomma sono una merda!"
"-"
"...."
"-"
"...Ale..."
"eh?"
"...vuoi dire qualcosa?"
"no, perchè?"
"... potresti dirmi: 'non sei poi così tanto una merda'"?
"Non sei poi così tanto una merda"
"Grazie"

2 commenti:

sa ha detto...

evviva l'autoironia e soprattutto l'autocritica. doti importanti, anzi fondamentali direi, come compagne, mamme, amiche, colleghe, sorelle, figlie, .... donne!

Kai ha detto...

Bicchieri esplosi??
o_O

Poi adesso che hai pure fatto questo enorme trasloco, because "we can do it!", direi che decisamente non sei poi così tanto una merda!